LA PRESENZA DELLA CONGREGAZIONE SACRA FAMIGLIA DI NAZARETH NEL MONDO

martedì 25 giugno 2013

266 - GIOVENTU': TEMPO DI IMPEGNO

da "i pensieri di padre Piamarta"

Gli anni della vostra giovinezza spettano a Dio, il monarca eterno, e voi li volete consumare nei vizi? Il Signore dell'universo vi vuole giovani e innocenti per vivere in terra come gli angeli vivono in cielo.


Quanti scolari tardano ad andare a scuola per rimanere a giocare alla palla o alla trottola! Quanti giovani apprendisti fanno lunghe assenze dalle officine ed eseguono male i loro lavori perché non hanno la volontà di impegnarsi, si fanno licenziare dai loro padroni. Quanti nei giorni di festa non partecipano né alle funzioni né alla messa, ma si fermano in piazza a giocare i soldi che sarebbero di prima necessità in famiglia.
Cari giovani, che siete stati creati per conoscere e servire Dio, non lasciatevi trascinare dal gioco e dai divertimenti: statevene all' erta, se no cadrete in rovina.
 

C'è qualcuno che vive la vita come a scacchi. Un giorno bianco e un giorno nero. Un po' di bene e un po' di male. È proprio voler tenere il piede in due staffe.


Alla condotta libera della scapestrata gioventù odierna si aggiunge il pregiudizio che per la loro età, i giovani, possono vivere adagiandosi nel male. Ah, sì? E se vi cogliesse la morte in tale stato, quale buona scusa potreste presentare davanti al tribunale del Signore?
Anche voi siete obbligati a servire Dio! Anche voi, nella vostra età, dovete osservare i 10 comandamenti. Nel giorno del battesimo, c'è stata fatta, forse, l'esclusione di vivere cristianamente per qualche età, per esempio, hanno detto di osservare i comandamenti, ma che potreste essere dispensati dal fare ciò dai 18 ai 25 anni? Eh, cari, non illudiamoci!


Avete mai fatto un viaggio? Trovate un sentiero e dite: «Il sentiero è bello e quindi percorriamolo». Ma chi è pratico del luogo vi avverte: «Oh cari, non battete quel sentiero perché è ingannatore, altrimenti vi perderete tra i boschi». Così è di una strada che vi sembra retta (buona) perché non ha sassi e spine e che è larga. Ma la via larga può condurre all'inferno e molti possono percorrerla e caderci dentro.
 

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