LA PRESENZA DELLA CONGREGAZIONE SACRA FAMIGLIA DI NAZARETH NEL MONDO

martedì 21 agosto 2012

31 - IL MIRACOLO ATTRIBUITO A PADRE PIAMARTA

Il signor Estêvão Figueiredo De Paula Pessoa, pensionato di 67 anni, residente a Fortaleza, dopo aver ingerito una lisca di pesce, a seguito di febbre alta e forti dolori al petto, fu portato all’Ospedale São Mateus il 23 settembre 2003.
Al mattino del 24 settembre essendosi seriamente aggravato, venne ricoverato nell’Unità di Terapia Intensiva, sedato e aiutato con dispositivi per supplire all’insufficienza respiratoria. Gli esami condussero a diagnosticare che la spina di pesce, dopo aver perforato l’esofago, aveva causato una grave infezione dello spazio che occupa la parte mediana del torace che comprende strutture ed organi dell'apparato circolatorio, dell'apparato respiratorio, dell'apparato digerente, del sistema linfatico e del sistema nervoso. In termini medici si parla di Mediastinite purulenta.
Fu subito sottoposto a chirurgia toracica. Nel 12° giorno di ricovero, poiché la febbre persisteva ed era subentrata una polmonite, venne sottoposto ad una nuova chirurgia toracica, con l’intenzione di togliere materiale necrotico dovuto all’infezione.
Il 13° giorno improvvisamente presentò una emorragia digestiva voluminosa e dovette essere operato d’urgenza per l’asportazione di tutto l’intestino crasso.
La ripresa del paziente era molto lenta. Venne dimesso dall’Unità Terapia Intensiva (UTI), ma si ripresentarono febbre ed itterizia; l’équipe medica decise una nuova chirurgia addominale perché persistevano segni di infezione grave. Il paziente ritornò in UTI dopo l’operazione per insufficienza renale. Ebbe in seguito un’emorragia intraddominale e ci fu bisogno di una quinta chirurgia alla quale ne fece seguito una sesta per arginare un blocco renale ed eliminare un ematoma addominale.Vista la situazione disperata, una coppia di amici della moglie le regalarono l’immagine di Padre Piamarta da appoggiare sotto il cuscino del marito e le assicurarono la preghiera di un folto gruppo di devoti del Beato.
Il signor Estêvão ritornò dal sesto intervento ormai agonizzante, con respirazione difficile nonostante gli apparecchi e con peggioramento considerevole dell’infezione, che si mostrava impossibile da controllare anche con l’uso di forti antibiotici.
Come ultimo mezzo per ridurre il processo infettivo si intervenne con un nuovo trattamento comprovato da ricerca medica per casi di setticemia (proteina C ricombinante), che tuttavia presentava delle serie controindicazioni. Il paziente era in uno stato di coma, tenuto in vita dalle macchine e con pochissime probabilità di vita.
Continuava intanto la preghiera a Padre Piamarta da parte di tanti amici e conoscenti fiduciosi in un suo miracoloso intervento.
La speciale cura fu iniziata 24 ore dopo l’ultimo intervento chirurgico, ma non trascorse il tempo previsto per il trattamento che il paziente ebbe altre emorragie e temendo il peggio fu sospesa la somministrazione del farmaco. Tutto faceva pensare al peggio, ma inspiegabilmente il signor Estêvão cominciò lentamente a ristabilirsi, anche se presentava ancora una grave insufficienza renale. Era il 22 dicembre.
Di fronte ai continui miglioramenti l’incredulità dei medici era generale. Inoltre c’era un diffuso scetticismo che i reni potessero tornare a funzionare correttamente, cosa che invece avvenne due mesi dopo.
Nella loro relazione i medici dicono che il miglioramento, la resistenza del paziente alle innumerevoli chirurgie subite e la sua guarigione completa siano inspiegabili per la scienza, soprattutto in presenza di un quadro clinico tanto grave.
Il signor Estêvão Figueiredo De Paula Pessoa, oggi settantacinquenne, vive a Fortaleza in ottima salute.

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