Caro direttore,
ho letto con grande interesse e immenso piacere l’intera pagina dedicata da Avvenire lo scorso ottobre a padre Giovanni Battista Piamarta, in occasione della sua canonizzazione. Mi pare interessante ricuperare le origini del Santo, nato a Brescia da una famiglia della nostra terra novarese. Il nonno (che aveva il suo stesso nome) era infatti emigrato in cerca di lavoro, come tanti suoi conterranei.
Nel primo anniversario della beatificazione, nel 1998, padre “Piumarta” venne ricordato ad Agrano (piccola frazione di Omegna, sul lago d’Orta verso il Mottarone, dove abitano ancora oggi diverse famiglie “Piumarta”) con solenne celebrazione eucaristica, in un tripudio di popolo, presenti il pustolatore della causa e il superiore generale della Congregazione, che donarono alla parrocchia una preziosa reliquia, con anche la dedicazione dell’oratorio.
Può essere utile riferirne su Avvenire, a completamento del quadro della fulgida esistenza e testimonianza del Santo, che continuiamo a considerare un po’ anche nostro. Grazie e buon lavoro.
ho letto con grande interesse e immenso piacere l’intera pagina dedicata da Avvenire lo scorso ottobre a padre Giovanni Battista Piamarta, in occasione della sua canonizzazione. Mi pare interessante ricuperare le origini del Santo, nato a Brescia da una famiglia della nostra terra novarese. Il nonno (che aveva il suo stesso nome) era infatti emigrato in cerca di lavoro, come tanti suoi conterranei.
Nel primo anniversario della beatificazione, nel 1998, padre “Piumarta” venne ricordato ad Agrano (piccola frazione di Omegna, sul lago d’Orta verso il Mottarone, dove abitano ancora oggi diverse famiglie “Piumarta”) con solenne celebrazione eucaristica, in un tripudio di popolo, presenti il pustolatore della causa e il superiore generale della Congregazione, che donarono alla parrocchia una preziosa reliquia, con anche la dedicazione dell’oratorio.
Può essere utile riferirne su Avvenire, a completamento del quadro della fulgida esistenza e testimonianza del Santo, che continuiamo a considerare un po’ anche nostro. Grazie e buon lavoro.
Franco Fornara Pettenasco (No)
Avvenire 25.11.2012
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