LA PRESENZA DELLA CONGREGAZIONE SACRA FAMIGLIA DI NAZARETH NEL MONDO

venerdì 2 agosto 2013

299 - EDUCARE I GIOVANI

da "i pensieri di padre Piamarta"

La vostra opera richiede un grande spirito di sacrificio e voi non dovete fuggire dai pesi che vi sono imposti dalla vostra vocazione. Accogliere la gioventù, infatti, sorvegliarla, darle consigli, correggere ed istruirla sono un continuo esercizio di abnegazione e di estrema pazienza che a suo tempo daranno frutti copiosi di virtù.


S. Filippo Neri amava particolarmente i giovani, perché pensava che il bene fatto ad essi era il bene più fruttuoso che si poteva fare in relazione a tutte le altre categorie di persone. Li amava particolarmente, perché vedeva che il trionfo della grazia e dell'amore di Dio nei giovani ha una efficacia e una bellezza particolare. Li amava soprattutto, perché, volendo migliorare la situazione del suo tempo, capiva che una riforma è durevole solo se è fatta sopra i giovani perché l'abito delle virtù che essi acquistano lo possono tramandare poi alle future generazioni.


S. Ambrogio ci ammonisce che non c'è occhio acuto che possa penetrare nel cuore dei giovani per vedere i pericoli che insidiano la loro innocenza. A volte basta un motto, un'occhiata o una compagnia cattiva perché chi è innocente si perda e precipiti nel male. Un cattivo esempio, o in casa o fuori casa o nella stessa chiesa, può essere un laccio perché possano cadere nel male. Ma c'è il Signore e c'è la mamma di tutti, Maria SS.ma, c'è l'angelo custode che stendono la loro mano sopra i pericoli inevitabili della gioventù. Però, chi ha il dovere di aiutare i giovani non risparmi la sua assistenza e la sua protezione.
 

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