26. Dal “Diario” di Padre Piamarta di Pier Giordano
Cabra
Ai due lati dell’altare maggiore, della mia amata chiesetta, ci sono due altari: quello di sinistra è dedicato a San Giuseppe, quello di destra è dedicato alla Madonna. Qui ho fatto riprodurre la grotta di Lourdes, con una bella statua dell’Immacolata, come è stata descritta da Bernardetta.
Il mio inginocchiatoio è posto davanti a questa grotta, in posizione tale che possa vedere contemporaneamente il Santissimo e la Madre sua. Qui passo le mie ore più belle.
Ai due lati dell’altare maggiore, della mia amata chiesetta, ci sono due altari: quello di sinistra è dedicato a San Giuseppe, quello di destra è dedicato alla Madonna. Qui ho fatto riprodurre la grotta di Lourdes, con una bella statua dell’Immacolata, come è stata descritta da Bernardetta.
Il mio inginocchiatoio è posto davanti a questa grotta, in posizione tale che possa vedere contemporaneamente il Santissimo e la Madre sua. Qui passo le mie ore più belle.
I mesi di maggio
In onore di Maria, ho predicato un considerevole numero di mesi di Maggio, con buona partecipazione, chiedendo e facendo anche dei sacrifici, come questo programma esigente: “Tutte le mattine ci troveremo alle quattro e un quarto: Messa, Rosario e poi quattro parole che non occuperanno un quarto d’ora, al più venti minuti. Sicché siate certi che alle cinque e un quarto sarete liberi per il compimento dei propri doveri”. Ho sempre coltivata con entusiasmo la devozione alla Madonna, per me, per la gente, per i miei ragazzi, convinto che con Lei non siamo mai soli, né in vita né in morte.
L’Immacolata
In onore di Maria, ho predicato un considerevole numero di mesi di Maggio, con buona partecipazione, chiedendo e facendo anche dei sacrifici, come questo programma esigente: “Tutte le mattine ci troveremo alle quattro e un quarto: Messa, Rosario e poi quattro parole che non occuperanno un quarto d’ora, al più venti minuti. Sicché siate certi che alle cinque e un quarto sarete liberi per il compimento dei propri doveri”. Ho sempre coltivata con entusiasmo la devozione alla Madonna, per me, per la gente, per i miei ragazzi, convinto che con Lei non siamo mai soli, né in vita né in morte.
L’Immacolata
“Dobbiamo considerare la festa dell’Immacolata quale festa della gioventù, perché parla al cuore di bellezza, di forza, di lotta, di vittoria”.
Per questo la preparo con una novena, dove cantiamo il “Tota pulchra”, “Tutta bella sei Maria”, canto che introduce alla comprensione della bellezza unica e sublime di Maria, ma anche della bellezza dell’anima in grazia di Dio, del fascino di un mondo tutto sfolgorante dello splendore divino che non tramonta, tanto diverso da quello dominato dai sensi e spesso travolto dall’istintualità sfrenata.
Maria è l’educatrice del cuore del giovane: lo attrae nel mondo delle realtà che non passano, lo aiuta nelle sue lotte, lo incoraggia nelle sue debolezze, gli sorride nelle sue vittorie.
Beati i puri di cuore
Per gustare le cose di Dio e per comprendere la vita cristiana, bisogna purificare il proprio cuore. Beati i puri di cuore perché vedranno Dio, dice il Vangelo. Noi nasciamo con il cuore in disordine, che va purificato con una attenta vigilanza.
La devozione alla Vergine Immacolata, la quale è stata preservata da questo disordine, aiuta il giovane a desiderare ciò che è bello e importante agli occhi di Dio e quindi a impegnarsi a purificare il proprio cuore dall’assedio di immagini equivoche e da non pochi detestabili modelli del mondo. Maria porta il giovane a perseguire un ideale di vita pulita, a gustare il fascino d’una vita elevata, ‘in salita’, non volgare.
L’educazione cristiana è forse l’unica voce che, oggi, si alza in questo settore: “una voce che grida nel deserto”, una voce che non riguarda solo un ideale di miglioramento personale, ma che interessa tutta la società.
Quanti disordini e sofferenze provoca nelle famiglie e nella società la mancanza del dominio di sé! E come può gustare le cose di Dio un cuore occupato e inquinato da tante cose che distraggono, seducono, stordiscono e deludono?
La mia preghiera
Quando prego il Rosario raccomando alla Vergine non solo me e i miei ragazzi, ma anche i miei collaboratori perché diano buon esempio nel dominio di sé. Tutti sanno come sono severo in questa materia. Confido nella loro attenta vigilanza, ma soprattutto nell’aiuto di Maria, che vuole i suoi figli “buoni e puri di cuore”.
Per questo la preparo con una novena, dove cantiamo il “Tota pulchra”, “Tutta bella sei Maria”, canto che introduce alla comprensione della bellezza unica e sublime di Maria, ma anche della bellezza dell’anima in grazia di Dio, del fascino di un mondo tutto sfolgorante dello splendore divino che non tramonta, tanto diverso da quello dominato dai sensi e spesso travolto dall’istintualità sfrenata.
Maria è l’educatrice del cuore del giovane: lo attrae nel mondo delle realtà che non passano, lo aiuta nelle sue lotte, lo incoraggia nelle sue debolezze, gli sorride nelle sue vittorie.
Beati i puri di cuore
Per gustare le cose di Dio e per comprendere la vita cristiana, bisogna purificare il proprio cuore. Beati i puri di cuore perché vedranno Dio, dice il Vangelo. Noi nasciamo con il cuore in disordine, che va purificato con una attenta vigilanza.
La devozione alla Vergine Immacolata, la quale è stata preservata da questo disordine, aiuta il giovane a desiderare ciò che è bello e importante agli occhi di Dio e quindi a impegnarsi a purificare il proprio cuore dall’assedio di immagini equivoche e da non pochi detestabili modelli del mondo. Maria porta il giovane a perseguire un ideale di vita pulita, a gustare il fascino d’una vita elevata, ‘in salita’, non volgare.
L’educazione cristiana è forse l’unica voce che, oggi, si alza in questo settore: “una voce che grida nel deserto”, una voce che non riguarda solo un ideale di miglioramento personale, ma che interessa tutta la società.
Quanti disordini e sofferenze provoca nelle famiglie e nella società la mancanza del dominio di sé! E come può gustare le cose di Dio un cuore occupato e inquinato da tante cose che distraggono, seducono, stordiscono e deludono?
La mia preghiera
Quando prego il Rosario raccomando alla Vergine non solo me e i miei ragazzi, ma anche i miei collaboratori perché diano buon esempio nel dominio di sé. Tutti sanno come sono severo in questa materia. Confido nella loro attenta vigilanza, ma soprattutto nell’aiuto di Maria, che vuole i suoi figli “buoni e puri di cuore”.
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