LA PRESENZA DELLA CONGREGAZIONE SACRA FAMIGLIA DI NAZARETH NEL MONDO

mercoledì 9 aprile 2014

341 - UNA GUIDA PER BEN GUIDARE

36. Dal “Diario” di Padre Piamarta di Pier Giordano Cabra

Per fortuna c’ è San Francesco di Sales!
E’ a lui che mi rivolgo tutte le volte che sono richiesto di qualche consiglio specie da parte di laici,che sempre più numerosi desiderano essere aiutati nella loro vita spirituale. Prima di tutto mi domando come quel sant’uomo abbia potuto scrivere tante lettere, con tutto quello che aveva da fare.
Quando penso a lui mi vergogno di rimandare la risposta a chi, opportunamente o meno, mi sottopone dei quesiti di vario genere. Riflettendo sul bene enorme che quegli scritti hanno fatto non solo ai destinatari, ma anche a noi, prendo la penna e, spesso, con gli occhi assonnati, prolungo la giornata per onorare l’impegno a non lasciare nessuna lettera inevasa.
Nelle mie risposte attingo molto al mirabile equilibrio del vescovo di Ginevra, il quale ha reso accessibile la santità a tutte le categorie di persone, aiutandole non a fuggire dalla loro situazione, ma a stare con amore dove il Signore le ha poste.
La santità, ripete spesso, non consiste nel fare grandi cose ma nel rendere grandi le piccole cose con un grande amore.

Uomini completi

Ai laici che devono vivere nella attuale società competitiva ricordo che l’uomo deve andare a Dio con tutto se stesso, potenziando e regolando le proprie doti. L’uomo completo è quello che realizza la sua umanità alla luce del Vangelo. Quanto mi vengono utili le parole del santo Vescovo per incoraggiare e orientare: “Non cerchiamo cose sensazionali, facciamo soltanto ciò che è comune, con buona volontà”
“Non cerchiamo di diventare angeli, sforziamoci soltanto di diventare uomini buoni”
“Gli uomini immaturi antepongono le opere esterne di misericordia alla clemenza del giudizio sugli altri”.“L’uomo maturo, nobile, intelligente e colto, lo riconosci da questo: che i suoi pregi lo rendono semplice e modesto. Spiriti nobili e sani, non attribuiscono valore all’ orpello di titoli, onori e inchini: queste cose le lasciano ai mediocri”. Infatti: “Tanto più uno sa fare unità tra religione e doveri terreni, tanto più egli è amabile”

Verso la perfezione evangelica

Alle Religiose che chiedono il mio consiglio, presento il suo programma di vita , che vale per tutti, ma in modo particolare per coloro che si sono consacrati a Dio: “Nulla domandare e nulla rifiutare”
Il che significa di abbandonarsi fiduciosamente a quanto il Signore crede meglio per noi:”Unirsi sempre a Dio, nella luce e nelle tenebre: nelle tue mani Signore il mio spirito”.
“Questo dimenticarsi per non occuparsi che dell’oggetto amato è uno dei più bei frutti dell’amore, una delle forme abituali dell’abbandono e della santa indifferenza, virtù sulle quali i Trattenimenti spirituali insistono particolarmente”. E’ un’opera questa che ho letto, riletto, citata e e commentata tantissime volte, con profitto.

Un esempio speciale

Anche come fondatore, Egli mi è stato, nel mio piccolo, di esempio. Quando stava delineandosi la fondazione delle Suore, Madre Elisa Baldo insisteva per avere un regolamento. Ecco la mia risposta: “San Francesco di Sales, il principe dell’ascetica e la Chantal donna mirabilmente grande e cotanto illuminata, non credettero e non osarono scrivere da loro regole nuove per l’Istituto che fondavano e si valsero di quelle stesse di Sant’Agostino, con lievi modificazioni. E noi? Dovremmo presumere di osare ciò che non osarono codesti giganti di santità e di sapienza? Le consiglio di prendere in mano le regole dell’Istituto del Cottolengo per studiarle insieme”

Grazie Signore d’avermi illuminato con la dottrina e l’esempio di questo amabile gigante di santità!

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