LA PRESENZA DELLA CONGREGAZIONE SACRA FAMIGLIA DI NAZARETH NEL MONDO

domenica 23 febbraio 2014

337 - QUARESIMA

da "i pensieri di padre Piamarta"

Si stampano molti libri di devozione che ci insegnano il modo pratico e degno di prepararci alla grande festa, ma il modo più sicuro è quello che ci propone S. Giovanni Battista. Lui è stato mandato apposta per preparare la strada al Verbo di Dio che stava per nascere e quindi può insegnarci anche le disposizioni più sicure per prepararci alla venuta di Gesù.
Eccolo sulla riva del Giordano povero e malvestito. Che cosa predica? Predica il battesimo di penitenza per la remissione dei peccati.
Ancora: «Fate penitenza perché si avvicina il regno di Dio».
Ancora: «Fate frutti degni di penitenza». Non ha altro da insegnare per la venuta del Verbo di Dio? Solo penitenza e penitenza? Quale penitenza? Una penitenza che abbia lo stesso valore del battesimo e ci rimetta in un nuovo stato di innocenza. Si, Giovanni Battista predicava una penitenza interiore.
Siccome Dio Padre ci manda l'Unigenito Figlio, noi dovremmo con lacrime, ma con vere lacrime che partono dal cuore chiedere perdono dei nostri sbagli ed avere cosi un cuore contrito.


Prefiggetevi sempre qualche mortificazione proporzionata ai vostri bisogni. Lascio al vostro fervore di scegliere e stabilire qualche mortificazione da praticare nella Quaresima. Vi sono tante mortificazioni che si possono fare con poca fatica e con molto merito senza pregiudicare la salute.
Esempio: alzarsi con prontezza al mattino; non mangiare fuori pasto; non brontolare sulla qualità dei cibi che vi pongono innanzi; astenersi dalle golosità e dalla ricercatezza; tollerare il malumore dei vostri vicini; parlare con chi vi va poco a genio; astenersi dal parlare sempre con le persone simpatiche; mortificare gli occhi, la lingua e l'udito; mortificare l'amor proprio; amare chi vi sta vicino.

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