11. Dal “Diario” di Padre Piamarta di Pier Giordano
Cabra
17 giugno 1912
17 giugno 1912
E’ passata finalmente anche questa celebrazione del venticinquesimo dell’Istituto. Ho dovuto sorbirmi elogi che non merito, complimenti non cercati né desiderati, e via discorrendo. Ho visto con piacere tanti ex alunni riconoscenti, come pure ho notato l’assenza di altri che avrei rivisto volentieri. Ho gradito molto la presenza del vescovo Giacomo Maria Corna Pellegrini e dell’Ausiliare Giacinto Gaggia.
Il nuovo organo
Il nuovo organo
Devo riconoscere che una cosa mi ha fatto particolarmente piacere: l’inaugurazione del nuovo organo, progettato dal carissimo Maestro Tebaldini, costruito dalla ditta Porro con la collaborazione delle mie officine, regalato dalla Signora Ippolita Zanardelli, che sapeva di farmi un gradito e desiderato presente. Ora sono davvero contento perché la mia ammirata chiesetta è completata.
Il programma inaugurale è stato, a dir poco, incantevole: il Tebaldini, Maestro Direttore della Cappella Lauretana, ha eseguito alcune delle sue composizioni, dando un saggio del suo valore alla nostra città: Si alternava con lui il Maestro Arnaldo Bambini, insigne organista della prepositurale di Verolanuova. Come saranno solenni ora le funzioni liturgiche con questo gioiello di organo, che presenta innovazioni che giungono per la prima volta a Brescia. Lo sognavo da tempo, perché la mia bella e ammirata chiesa non mi sembrava completa senza questo strumento che coinvolge gli animi, sostiene il canto, scuote i sentimenti.
Anche il maestro Pietro Corvi, impareggiabile ed entusiasta istruttore del coro dei miei ragazzi, ne è assai soddisfatto.
La musica
Il programma inaugurale è stato, a dir poco, incantevole: il Tebaldini, Maestro Direttore della Cappella Lauretana, ha eseguito alcune delle sue composizioni, dando un saggio del suo valore alla nostra città: Si alternava con lui il Maestro Arnaldo Bambini, insigne organista della prepositurale di Verolanuova. Come saranno solenni ora le funzioni liturgiche con questo gioiello di organo, che presenta innovazioni che giungono per la prima volta a Brescia. Lo sognavo da tempo, perché la mia bella e ammirata chiesa non mi sembrava completa senza questo strumento che coinvolge gli animi, sostiene il canto, scuote i sentimenti.
Anche il maestro Pietro Corvi, impareggiabile ed entusiasta istruttore del coro dei miei ragazzi, ne è assai soddisfatto.
La musica
Ho sempre considerata la musica e il canto un potente strumento di elevazione umana e sociale. Ho curato con la massima attenzione il canto sacro, convinto com’ero per esperienza personale della sua forza educante ed elevante.
Quante volte mi vengono alla mente le melodie apprese da ragazzo, quando facevo il “solista” nelle celebrazioni liturgiche. E mi trovo a canticchiarle nei rari momenti in cui mi trovo solo! Facendo cantare bei testi, sacri e profani, ai miei ragazzi, in Chiesa e nelle accademie che si tengono con grande partecipazione di popolo specialmente nella festa di San Filippo Neri, sono certo che anch’essi li ricorderanno e li ripeteranno con profitto nei diversi momenti della vita.
Inoltre: “Chi canta prega due volte” ha detto recentemente il nostro Papa Pio X riguardo al canto liturgico!
La banda degli Artigianelli
La musica è anche allegria condivisa, frutto di disciplina e collaborazione. La banda degli Artigianelli è richiesta in molte occasioni civili e religiose. I miei ragazzi si fanno onore anche in questo ambito, riscuotendo ammirazione e riconoscimenti, per la loro bravura e comportamento ...
Sono onorato che sia scelta la nostra banda per accompagnare la solenne processione cittadina del Corpus Domini, come pure sia richiesta in diverse celebrazioni.
Non posso dimenticare l’ inaugurazione, dieci anni fa, del monumento al Redentore sul Monte Guglielmo, cuore del bresciano, a quota duemila metri, da raggiungersi con faticoso cammino.
L’intera giornata è stata allietata dalla nostra banda che si è esibita in motivi classici e moderni. Il complesso mi costa non poco, ma lo considero una promozione culturale, oltre che una svago sano e un mezzo per presentare alla città il volto lieto e sereno della nostra educazione.
Quante volte mi vengono alla mente le melodie apprese da ragazzo, quando facevo il “solista” nelle celebrazioni liturgiche. E mi trovo a canticchiarle nei rari momenti in cui mi trovo solo! Facendo cantare bei testi, sacri e profani, ai miei ragazzi, in Chiesa e nelle accademie che si tengono con grande partecipazione di popolo specialmente nella festa di San Filippo Neri, sono certo che anch’essi li ricorderanno e li ripeteranno con profitto nei diversi momenti della vita.
Inoltre: “Chi canta prega due volte” ha detto recentemente il nostro Papa Pio X riguardo al canto liturgico!
La banda degli Artigianelli
La musica è anche allegria condivisa, frutto di disciplina e collaborazione. La banda degli Artigianelli è richiesta in molte occasioni civili e religiose. I miei ragazzi si fanno onore anche in questo ambito, riscuotendo ammirazione e riconoscimenti, per la loro bravura e comportamento ...
Sono onorato che sia scelta la nostra banda per accompagnare la solenne processione cittadina del Corpus Domini, come pure sia richiesta in diverse celebrazioni.
Non posso dimenticare l’ inaugurazione, dieci anni fa, del monumento al Redentore sul Monte Guglielmo, cuore del bresciano, a quota duemila metri, da raggiungersi con faticoso cammino.
L’intera giornata è stata allietata dalla nostra banda che si è esibita in motivi classici e moderni. Il complesso mi costa non poco, ma lo considero una promozione culturale, oltre che una svago sano e un mezzo per presentare alla città il volto lieto e sereno della nostra educazione.
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