"Primo incontro con padre Piamarta" di Pier
Giordano Cabra
Capitolo undicesimo
I santi non vivono solo in Dio, ma continuano a vivere nelle loro opere, nei loro insegnamenti, nella memoria di coloro che li hanno conosciuti, nel cuore dei beneficiati. Padre Piamarta ha lasciato una famiglia religiosa che continua la sua opera, coltiva la sua memoria, lo rende vivo agendo secondo il suo spirito.
Nel suo testamento aveva assicurato di accompagnare i continuatori della sua opera “dal seno di Gesù benedetto” e prevedeva la “continua progressiva prosperità” di quanto aveva iniziato.
Dopo cento anni Padre Piamarta opera tra i giovani, in Italia, in Brasile, in Cile, in Angola, in Mozambico, nei centri di accoglienza, nei centri di formazione professionale, nell’assistenza ai “meninos de rua”, nei quartieri più poveri, nelle scuole, nelle parrocchie, nei convitti. Sempre all’insegna del programma evangelico: “Tutto quello che avete fatto a uno di questi più piccoli, lo avrete fatto a me”.
L’impronta di Padre Piamarta è avvertibile dallo spirito di famiglia e dalla collaborazione con i laici. La sua Congregazione è intitolata alla Santa Famiglia di Nazareth e i suoi componenti si impegnano a vivere come in famiglia e ad affrontare l’educazione come si farebbe in una buona famiglia, con la necessaria comprensione dei problemi dei ragazzi, ma anche con l’esigere da loro tutta la collaborazione coltivando il senso di responsabilità.
La collaborazione dei laici è frutto dell'allargamento della famiglia religiosa, che coinvolge nelle sue finalità diverse competenze, generose energie, ex alunni che praticano la “come massima virtù”, cuori sensibili alle sofferenze dei più poveri, persone lungimiranti convinte che l'educazione è il compito più importante e decisivo del mondo d’oggi.
Perché non collabori anche tu con le opere di Padre Piamarta?
Anche la promozione della cultura cristiana è stata coltivata dalla Editrice Queriniana, che ha contribuito, con la sua apertura internazionale, al rinnovamento della spiritualità e del pensiero teologico, secondo lo spirito del Concilio Vaticano II. Le primissime opere del teologo, ora papa, Ratzinger sono state fatte conoscere in Italia dalla Queriniana.
Il 12 ottobre del 1997, la Chiesa ha riconosciuto ufficialmente la vita santa ed esemplare di padre Piamarta, dichiarandolo Beato. Il povero ragazzo bresciano è entrato ricco in cielo. L’ umile prete è stato esaltato dalla chiesa e dalla folla festante dei suoi figli. Colui che ha faticato, sofferto. Talvolta non compreso, entra nella schiera di coloro che possono aiutare noi che siamo in cammino a fare la nostra parte per rendere più umana la vita dei giovani, nella comprensione della loro difficoltà e della loro dignità di figli di Dio.
Capitolo undicesimo
I santi non vivono solo in Dio, ma continuano a vivere nelle loro opere, nei loro insegnamenti, nella memoria di coloro che li hanno conosciuti, nel cuore dei beneficiati. Padre Piamarta ha lasciato una famiglia religiosa che continua la sua opera, coltiva la sua memoria, lo rende vivo agendo secondo il suo spirito.
Nel suo testamento aveva assicurato di accompagnare i continuatori della sua opera “dal seno di Gesù benedetto” e prevedeva la “continua progressiva prosperità” di quanto aveva iniziato.
Dopo cento anni Padre Piamarta opera tra i giovani, in Italia, in Brasile, in Cile, in Angola, in Mozambico, nei centri di accoglienza, nei centri di formazione professionale, nell’assistenza ai “meninos de rua”, nei quartieri più poveri, nelle scuole, nelle parrocchie, nei convitti. Sempre all’insegna del programma evangelico: “Tutto quello che avete fatto a uno di questi più piccoli, lo avrete fatto a me”.
L’impronta di Padre Piamarta è avvertibile dallo spirito di famiglia e dalla collaborazione con i laici. La sua Congregazione è intitolata alla Santa Famiglia di Nazareth e i suoi componenti si impegnano a vivere come in famiglia e ad affrontare l’educazione come si farebbe in una buona famiglia, con la necessaria comprensione dei problemi dei ragazzi, ma anche con l’esigere da loro tutta la collaborazione coltivando il senso di responsabilità.
La collaborazione dei laici è frutto dell'allargamento della famiglia religiosa, che coinvolge nelle sue finalità diverse competenze, generose energie, ex alunni che praticano la “come massima virtù”, cuori sensibili alle sofferenze dei più poveri, persone lungimiranti convinte che l'educazione è il compito più importante e decisivo del mondo d’oggi.
Perché non collabori anche tu con le opere di Padre Piamarta?
Anche la promozione della cultura cristiana è stata coltivata dalla Editrice Queriniana, che ha contribuito, con la sua apertura internazionale, al rinnovamento della spiritualità e del pensiero teologico, secondo lo spirito del Concilio Vaticano II. Le primissime opere del teologo, ora papa, Ratzinger sono state fatte conoscere in Italia dalla Queriniana.
Il 12 ottobre del 1997, la Chiesa ha riconosciuto ufficialmente la vita santa ed esemplare di padre Piamarta, dichiarandolo Beato. Il povero ragazzo bresciano è entrato ricco in cielo. L’ umile prete è stato esaltato dalla chiesa e dalla folla festante dei suoi figli. Colui che ha faticato, sofferto. Talvolta non compreso, entra nella schiera di coloro che possono aiutare noi che siamo in cammino a fare la nostra parte per rendere più umana la vita dei giovani, nella comprensione della loro difficoltà e della loro dignità di figli di Dio.
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